Abbiamo davvero bisogno del treno per Roma?

Una modesta opinione sulla utilità della ferrovia Salaria

In queste ultime settimane é tornata a far discutere, riscuotendo l’adesione di molte amministrazioni locali e di altrettante associazioni, la cosiddetta Ferrovia Salaria che, attraverso l’uso di alcune tratte già esistenti e la costruzione dei monconi mancanti, dovrebbe unire la costa adriatica da San Benedetto del Tronto alla capitale Roma, passando per Ascoli Piceno e Rieti, ricalcando il tracciato della strada consolare romana e ora statale Salaria.
Secondo me nessuna delle argomentazioni portata a favore di tale opera è tale da giustificare l’impegno economico-finanziario per la sua realizzazione, manutenzione e gestione, ne’ tantomeno a reggere alle difficoltà tecniche di realizzazione in un territorio montuoso e sismico.
Mi riprometto di approfondire l’argomento anche con dati più precisi ma comunque temo che l’argomento sia tornato di moda in vista dei possibili finanziamenti europei (recovery plan e simili) che ci si aspetta contribuiscano a migliorare le infrastrutture nazionali oppure a beneficiare tante / troppe iniziative.

Pagina di Wikipedia sull’argomento

Una idea che viene dal passato

Ma ho come l’impressione che il riproporre un progetto che é nato circa 140 anni fa voglia essere una gesto di ribellione nei confronti di quei centri di potere che per così tanto tempo lo hanno affossato, privilegiando ad esempio i tracciati ferroviari da Ancona o da Pescara, che peraltro sono dei capoluoghi di regione e nel caso di Ancona dotato anche di un porto mercantile e passeggeri internazionale.
Rispetto al 1800 ma anche rispetto al 1900 e financo ai primi anni 2000 tante cose sono cambiate: intanto il treno non é più il mezzo privilegiato ne’ dalle persone ne’ dalle merci.
E’ vero che attualmente dalla costa adriatica partono giornalmente decine di corse su strada (pullman) verso Roma e i suoi aeroporti, nella maggior parte dei casi passando per l’Autostrada dei Parchi A24-A25; solo per Ascoli Piceno e località limitrofe é più conveniente passare per la (nuova) Salaria.
Escluderei invece che vacanzieri romani usino mezzi pubblici per venire sulla costa.
Il treno dovrebbe quindi essere conveniente economicamente e sufficientemente rapido per i passeggeri e avere una corretta frequenza di corse giornaliere, da renderlo competitivo con le auto private e gli autobus pubblici e privati. E’ possibile avere tutto questo su una linea a binario unico ?
Inoltre si vorrebbe conciliare la rapidità del viaggio con la possibilità di varie fermate intermedie, in quanto la ferrovia dovrebbe avere anche il ruolo di far uscire dall’isolmento l’alta valle del Tronto (per intenderci Acquasanta Terme, Arquata, Accumoli, Amatrice).
I progetti del secolo scorso avevano un senso perché questi paesi avevano una popolazione molto superiore a quella attuale e addirittura pesavano (almeno dal punto di vista demografico) quanto il capoluogo e quanto la costa. Su questo punto basta guardare i dati del censimento, reperibili sul web e che comunque mi riprometto di pubblicare in futuro.
In ogni caso al momento non ho trovato dati su costi di costruzione e attuali flussi di movimenti.

Immagine dal film “il ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto

Velocità vs. lentezza ?

L’aspetto ambientale é palesemente trascurato in quanto oltre alla sismicità della zona, la ferrovia dovrebbe smembrare e traforare le valli e le montagne, le stesse su cui già si fa fatica ad adeguare il percorso automobilistico della Salaria.
Abbiamo davvero bisogno di stravolgere ulteriormente queste terre ? Queste terre hanno bisogno di (non) vedere passare un treno ?
Trovo fuorviante l’idea che la presenza di una ferrovia possa magicamente risolvere il problema decennale dello spopolamento, che possa essere utile ad una popolazione sparsa su decine di microfrazioni e villaggi e che possa far accorrere centinaia o migliaia di “turisti” laddove ora non ci sono ne’ strutture ricettive, ne’ mezzi di mobilità locali, ne’ un piano di rilancio.
Alcuni propongono di privilegiare la lentezza dei luoghi, altri vorrebbero assaporare la velocità del passaggio…
Davvero si vuole aiutare l’ambiente e al tempo stesso sostenere le comunità dell’entroterra ?

Consiglierei a molti di guardare il film “Cars”, è un film di animazione, apparentemente rivolto ai bambini invece parla di un vivace villaggio situato lungo la Route 66 che, dopo la costruzione di una superstrada, é decaduto, fuori dalle grandi rotte. Avete presente quando passate lungo la Salaria o lungo la A24 e non avete il tempo di fermarvi un attimo a Quintodecimo, a Colfiorito, a Casale San Nicola ?

Immagine illustrativa del film Cars della Disney Pixar

La mia proposta

Io propongo di trasformare la Salaria in una strada “green”, sostenere la mobilità con mezzi (su gomma) a ridotto impatto ambientale, siano essi elettrici, ibridi, metano, idrogeno, o magari per le tratte più brevi a piedi e in bici.
Questo significa predisporre in ogni località o frazione una rete di stazioni di rifornimento e di assistenza “green”.
Ad esempio premiare le linee di autobus che passano / vanno a Roma con mezzi elettrici. Premiare turisti e ospiti che usano mezzi ecologici (sarebbe già tanto se trovassero punti di rifornimento e assistenza in ogni luogo); disincentivare l’uso dei mezzi privati inquinanti, soprattutto in occasione di eventi “importanti” (es. sagre, fiere, la ormai degenerata fioritura di Castelluccio); proporre in loco mezzi alternativi di spostamento.

In questa fase di progettualità vorrei che si guardasse con occhio attento alle occasioni del futuro e non solo alle nostalgie di un treno che ormai é passato e non torna più. Temo che nel vano tentativo (che necessariamente avrebbe dei tempi lunghissimi, non esistendo neppure un progetto di fattibilità, io non ne ho trovati, nel disegno di legge del 2001 non c’era neppure una analisi economico-finanziaria !) di inseguire la ferrovia si perdano di vista altre utili opportunità.

post dal profilo Facebook dei promotori della iniziativa

Per approfondire l’argomento

Per la ferrovia Salaria: https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Salaria
Per il film Cars: https://it.wikipedia.org/wiki/Radiator_Springs e https://it.wikipedia.org/wiki/Cars_-_Motori_ruggenti
Dal profilo facebook: https://www.facebook.com/groups/179991785782334/

English abstract

A critical contribution on the possibility of completing the Salaria railway, between San Benedetto del Tronto and Rome, building the missing sections; an alternative proposal to favor “green” road transport or a truly alternative mobility.