Alla ricerca degli ultimi ramai: Force e Montelparo

La mia curiosità per Force era nata guardando una puntata di “Tv di Classe” un programma prodotto dal Bim Bacino Imbifero del Tronto e trasmesso dalla televisione locale Rtm (canale 18 del digitale terrestre)

immagini della trasmissione, catturate dal profilo facebook del Bim Tronto

Force

Force sta su una altura sulla sponda destra dell’Aso, con splendida vista sul Vettore, sull’Ascensione e su tutti i paesi vicini.

In particolare mi solleticava vedere il Villino Verrucci, costruito nel 1935 in stile liberty, dall’architetto Ernesto Verrucci Bey, nato a Force nel 1874. Abituato a borghi medievali e anonime palazzine degli anni ’70 del novecento, questa costruzione emerge sicuramente. Si trova appena fuori del centro storico e al suo fianco ci sono una panetteria e una filiale della attuale Banca Intesa con la “storica” insegna della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno (fondata nel 1842 e incorporata nel 2013). Mi raccomando, non rottamatela !

Il borgo antico é un grido di dolore, alla sfiorita grandezza di un paese che sicuramente é stato fiorente e laborioso, vivo: lo testimoniano le dimensioni dei palazzi e delle due chiese (San Francesco e la Collegiata di San Paolo), le tracce di botteghe e negozi, la estensione del centro abitato stesso, la presenza di un ospedale.

Nel corso di un secolo il numero di abitanti é sceso da 2.700 agli attuali 700.

Alla ricerca degli ultimi ramai

Ah si, i ramai.. Purtroppo sembrerebbe che non ci sono più ramai in paese. Pentole, conche, utensili sono più facilmente reperibili al centro commerciale che qui. Restano le vestigia di una bottega la cui insegna recita ” ex ramaio”. Ovviamente le produzioni artigianali sembrano avere scarso senso in una epoca in cui impera il vasellame usa e getta di produzione industriale ma sarà bene ricordare (e probabilmente a questo servono i musei – ahimè chiusi per pandemia e forse anche per inedia) che per secoli e fino a qualche decennio fa, le donne hanno trasportato e/o cucinato granaglie e acqua in contenitori di quel genere.

Siccome queste terre furono “scelte” dai monaci benedettini in fuga dall’Abazia di Farfa intorno all’anno 900, volevo andare a Santa Vittoria in Matenano ma, sbagliando un incrocio, sono finito a Montelparo, ameno paese sulla riva sinistra dell’alta valle dell’Aso, ultimo (quasi unico) avamposto della Diocesi di San Benedetto – Montalto- Ripatransone nella attuale provincia di Fermo.

Montelparo

Secondo le indicazioni, qui le chiese sarebbero addirittura sette; lo dico non per devozione ma perché credo che la presenza, il numero e la “finitura” di edifici sacri siano indicativi del ruolo e della gerarchia dei luoghi nel tempo. Inoltre sono quasi gli unici edifici che, nonostante i terremoti, le intemperie della natura e le intemperanze degli uomini, hanno attraversato i secoli fino ad oggi. Il paese é ben curato, leggermente più vivace di Force, dalla strade ampie e pulite. Anche da qui la vista spazia per monti, colline e il mare, fino al Conero. Mi immagino che anche da qui sia sempre stato “facile” scorgere le truppe che nei secoli hanno attaccato e difeso, ora questa rocca ora quel castello, appartenente a Fermo oppure ad Ascoli.

Ma non di sole emozioni viviamo noi, su questa terrazza, per cui abbiamo dovuto trovare un ristorante, per sorte indicatoci da un autoctono. Sono quindi finito a Monteleone di Fermo, paese in cui é passato Vincenzo Pagani; non sarebbe dentro il territorio del PortodeiPiceni ma non se avranno a male ne’ gli ascolani ne’ i fermani. Qui di chiese ne ho viste solo due. Ma da qui mi ha colpito l’educato ordine delle colline marchigiane, curate, delimitate, silenziose.

Il pranzo al ristorante Belvedere, frugale quanto può essere un pasto nell’entroterra marchigiano oppure abruzzese, é stata una degna chiusura del tour alla ricerca dei mastri ramai.

Ringrazio Valentina Savchuk che mi ha accompagnato e sostenuto


English abstract for our worldwide friends

I went in search of the coppersmiths of Force, a village located on the heights of the upper Aso valley. In the past, Force was famous for making copper tools. Unfortunately, only the vestiges of a hard-working country remain. Just outside the walls is the Art Nouveau villa. The excursion, in the footsteps of the first Benedictines who fled from Farfa, continued in the nearby villages of Montelparo and Monteleone di Fermo, on the border between the present provinces of Ascoli Piceno and Fermo, between ordered hills and mountain spaces.